Qual è il fascino di Rimini a Febbraio? Ma ovviamente l’appuntamento con il BeerAttraction! Quest’anno ho scelto il primo giorno per visitare l’attesa kermesse riminese. Sono andato in compagnia di un altro homebrewer che opera nel bolognese: Daniele aka Ostelinus aka Officina Briù.

Incontri

Automatismi x HB al BeerAttraction 2018All’arrivo si fanno notare subito i livelli di sicurezza, portati ad un livello di sicurezza più elevato. Agli ingressi, troviamo i controlli di sicurezza con uno schieramento di metal detector da far impallidire un aeroporto. Non può che farci piacere una attenzione elevata per la sicurezza.

Dentro i padiglioni del BeerAttraction ci si incontra tra amici. Il gruppo Telegram Automatismi per HomeBrewers (AxH) si incontra, si scambia esperienze, racconta aneddoti, riconoscendosi mediante tappi di bottiglia identificativi. Alcuni si conoscevano di persona, altri meno. Poi inizia la caccia di novità e cose buone da provare.

Teo MussoAbbiamo anche avvistato Kuaska e Teo Musso che passavano per i vari stand per la benedizione di apertura, spargendo ovunque un intenso aroma di rose… (o forse era luppolo delle Langhe???)

Va bene, non indugiamo oltre, tanto vale iniziare il giro per andare alla scoperta di nuove (e vecchie) realtà birrarie.

Gli assaggi

MastinoMolto da assaggiare e così poco tempo… cominciamo da alcuni volti conosciuti. Il birrificio Mastino di San Martino Buon Albergo (VR) apre le danze presentandoci in anteprima due novità che non sono ancora neanche in catalogo: Altaluna, una blanche piuttosto robusta (5,6% ABV) e intensa nei sapori, e Bern, una doppelbock chiara molto pulita e limpida (7,5% ABV).

Abbiamo fatto visita anche ai bolognesi di Birra Bellazzi, vicini di casa di Daniele, dai quali ho gustato una ottima Imperial stout dal contenuto tenore alcolico (7,7% ABV) e ben 80 IBU; Manifattura Birre Bologna mi ha proposto una suadente Porter dagli aromi tostati molto gradevoli e morbidi. Verso le 12:30 ci spostiamo verso l’arena dove stanno già iniziando le premiazioni di Birra dell’Anno. La premiazione è tosta, specie se assisti in piedi: 41 categorie sono tante, forse troppe.

Birra dell’Anno

AlbicoppeAnche quest’anno si può dire che ha vinto Kuaska, con la sua verve e la sua prontezza di spirito. È riuscito a sopravvivere all’entusiasmo e all’esuberanza dei giovani e intemperanti birrai premiati. Tra un abbraccio e uno spintone, hanno fatto incetta di premi i ragazzi di CR/AK Brewery di Campodarsego (PD), che hanno piazzato al primo posto ben 3 birre, una delle quali nella categoria Barley Wine, la Cantina BV05, davanti alla Xyauyù di Baladin. Sono loro i vincitori di quest’anno.

In questa edizione di Birra dell’Anno si sono presentati ben 279 produttori nelle 41 categorie, facendo partecipare la bellezza di 1650 birre, il 20% in più dell’anno scorso.

Albicoppe wins!In una delle categorie più ambite, quella delle sour, ha fatto ben due centri BIONOC’, con la Albicoppe al primo posto e la Foresta Nera al terzo. Abbiamo visto il nostro amico Nicola Coppe che, raggiante, ritira i premi dal buon Dabove, in compagnia del gruppo di ragazzi di BioNoc’.

Hanno lasciato il segno in questa edizione di BeerAttraction anche altri birrifici emergenti come Benaco70 di Affi (VR), MC77 di Caccamo (MC), Hammer di Villa d’Adda (BG), Mukkeller di Porto S.Elpidio (FM), Porta Bruciata di Rodengo Saiano (BS) e Birra Perugia di Pontenuovo di Torgiano (PG), che hanno vinto più premi in diverse categorie.

BeerAttraction e FoodAttraction

Cibo al BeerAttractionNon mancano le proposte relative al cibo. Prodotti tipici e contest a tema gastronomico hanno poi fatto da contorno alla manifestazione principale. Non sono mancate le proposte di abbinamenti cibo-birra con assaggi di specialità culinarie originali.

Nell’area Food era anche in pieno svolgimento una delle competizioni dei campionati della Federazione Italiana Cuochi.

Che ne dite, visto che tutto non sono riuscito a farvelo vedere, ci torniamo l’anno prossimo?

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BoB
Homebrewer dal 2013, apprezzo da sempre le buone birre, il buon cibo e in genere le cose gustose. Il mio approccio all'homebrewing è tra l'istintivo e lo scientifico. Come si conciliano le due cose? Non lo so.

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