Partecipazione al 5° Astral Beers Grand Prix

Questo è il secondo anno che provo a partecipare al concorso per homebrewers bolognese. Questa volta il concorso è articolato in 3 tappe: dicembre per Porter e Stout, marzo 2018 per Blanche e Saison e maggio APA e IPA.

Per ogni tappa la giuria valuterà la birra di ogni partecipante compilando una scheda tecnica, attribuendo un punteggio e stilando una classifica di tappa. Al termine delle tre tappe sarà proclamato il vincitore assoluto che si aggiudicherà il premio più ambito: una cotta presso Birra Bellazzi, birrificio di San Lazzaro di Savena per produrre una “one shot” che sarà messa in commercio in fusti e bottiglie.

3 DICEMBRE 2017: 1ª TAPPA. STOUT E PORTER

Alle 14:00 la giuria si riunirà presso l’Astral Beers Pub per passare in rassegna le birre in concorso ed il Grand Prix avrà inizio!

LA GIURIA DEL CONCORSO

IL REGOLAMENTO

Il vincitore di ogni tappa vince un buono da €100, il secondo classificato uno da €50 e il terzo classificato uno da €25 da consumare al pub o per acquisti on-line sul sito di Mr. Malt.

La partecipazione a tutte le tappe, ma anche solo ad una, dà diritto di entrare nella CLASSIFICA GENERALE che decreterà il vincitore dell’Astral Beers Grand Prix 2017-2018.

I parametri:
Alcune regole:

LA BIRRA

L’unica birra che avevo già pronta per partecipare era la mia Baltic Porter, arrivata ormai a maturazione, dopo 11 mesi di cantina.

Non è sicuramente venuta come avrei voluto: troppo attenuata, il lievito a bassa fermentazione Fermentis W 34/70 ha lavorato troppo e si è mangiato molto più di quanto avrei voluto.

Poi avrei dovuto spingere un po’ di più con i malti tostati: è venuta chiara rispetto gli standard che è possibile trovare sul mercato. Mi sono fermato ad un 5% di tostati per evitare di introdurre amaro e tannini, ma obiettivamente è davvero un po’ pochino. E non aveva senso limitare l’uso del roasted o del carafa a percentuali da prefisso telefonico.

In effetti, il colore rosso scuro richiama molto più una doppelbock o una strong belgian ale: in foto sembra molto più scura di come è realmente. Certo, la limpidezza fa la sua parte. E la sua porca figura.

In conclusione, la mia prossima birra robusta avrà sicuramente una quantità di destrine e caramello più consistente, in presenza di lieviti così affamati. Oppure vedrò di scegliere un lievito meno attenuante.

Il piazzamento

Lusinghiero il piazzamento della mia BALTIKA: al posto su 21 partecipanti. Mi sono detto che non potevano esserci ben 14 birre difettate. Quindi, probabilmente, la mia baltic porter non era proprio da buttare nel lavandino.

C’è da dire che le schede non erano tutte concordi. Quella di Daniele Fajner mi assegna ben 41 punti su 50, con una netta preferenza per l’aspetto gustativo.

La scheda di Roberto Poppi è molto meno lusinghiera, con un punteggio totale di soli 21 punti su 50 e che ne mette in evidenza unicamente i difetti percepiti.

Molti hanno puntato il dito sul colore (troppo chiaro) e sulla carenza (per qualcuno mancanza) di tostati.

Concludendo, credo che l’esperienza, ancora una volta, mi abbia arricchito. E non è stata avara di soddisfazioni. Un bel massaggio alla mia autostima questo 7° posto, per di più inatteso, visto che non era certo la mia birra meglio riuscita.