Concorso homebrewing Astral Beers: Seconda tappa

Siamo arrivati alla seconda fase del concorso per homebrewers “Astral Beers Grand Prix 2017/18“.  Le modalità di partecipazione sono le medesime della tappa precedente. È ammesso a partecipare alla gara anche chi non ha presentato birre alla prima tappa.

Gli stili in concorso

Questa seconda tappa del concorso vede in gara le di due stili di origine franco-belga: le saison e le blanche, in tutte le loro varianti e declinazioni.

Sono ammesse alla tenzone tutte le birre degli homebrewers che riescano a consegnare le due bottiglie previste in tempo utile, cioè entro venerdì 23 marzo. Mentre la competizione rimane vietata ai professionisti del settore, solo hobbisti.

La mia birra

Io ho presentato al concorso la mia blanche, la “Mr. White” di cui vi ho raccontato alcuni post addietro. Non sono proprio pienamente soddisfatto della riuscita, la trovo un po’ spenta come aromi, ma è molto gustosa e discretamente bevibile.

Ma ci provo lo stesso: la volta scorsa era andata discretamente lo stesso… e poi è un gioco, almeno per me.

Ci vediamo il 25 marzo!

E allora ci si vede tutti il giorno del giudizio: all’Astral Beers Pub di via Castiglione, a Bologna. Alle ore 15 ci aspetta il padrone di casa, Roberto Astolfi, insieme alla giuria di degustatori. che proclamerà le birre vincitrici di tappa.

Main sponsor della manifestazione è ancora Birra Bellazzi che mette in palio la cotta per il primo classificato. Per il primo, secondo e terzo classificato risono i buoni spesa messi a disposizione da Mr.Malt.

 

Aggiornamento del 26 marzo

Ieri pomeriggio è andata in scena la seconda tappa del “Grand Prix” ed erano presenti molti degli homebrewer partecipanti.  Sono state 21 le birre in concorso questa volta.  Poche, soltanto 5, le blanche presentate ai giudici.

Questa volta, come prevedevo, il piazzamento non è stato molto buono, solo all’11° posto.  E mi sono reso conto del perché.

In pratica, tutti gli aromi sono risultati sovrastati dalla… camomilla!  Troppo presente, suprattutto al gusto.  E questo ha fatto sì che nella birra fosse percepita una dolcezza ancora maggiore di quella già presente.

Altro problema la carbonazione: il priming un po’ troppo prudente non ha giovato.  Bollicina un po’ spenta, che non sostiene tra l’altro un corpo esile che, senza una carbonazione adeguata si percepisce come watery.

Esperimento non riuscito.  Dovrò rivedere la speziatura e la fermentazione.  E fare un priming adeguato.  Sono convinto che la prossima volta andrà meglio.